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Crumble alle prugne

Come dolce l'ho sempre sottovalutato, però devo dire che il crumble alle prugne non è male. Poi le prugne in questo periodo sono troppe, arrivano dal giardino di mio padre, e qualcosa mi devo pur inventare per consumarle. La confettura la prepara lui e intanto qui faccio qualche esperimento nuovo.


INGREDIENTI

10 prugne tagliate a dadini
3 cucchiai di zucchero semolato
1/2 cucchiaino di cannella in polvere

Burro 65 g
Zucchero semolato 65 g
Farina 00 100 g
Lievito  in polvere 2 g

PROCEDIMENTO

Preparare il crumble mescolando in planetaria il burro con lo zucchero, aggiungere la farina e il lievito setacciati. Formare delle grosse briciole con le mani e mettere in frigo per almeno 2 ore.
Trascorso questo mettere le prugne in padella con lo zucchero e far caramellare per circa 5 minuti.
Imburrare degli stampini in ceramica, versare le prugne e ricoprire con il crumble. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti fino  a quando la superficie sarà ben dorata.


Si dovrebbe servire tiepido ma con questo caldo va benissimo anche freddo magari accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia!


Plum Kuchen: torta di susine sottosopra

Su un sito che mi piace molto, ilcavolettodibruxelles, ho trovato questa ricetta che mi ha incuriosito sia per il titolo, sia per il fatto che tra gli ingredienti compare il lievito di birra e non il lievito chimico...quindi ricorda un po' un lievitato, la mia seconda passione dopo il cake design.
Ora tutto ciò si unisce al fatto che questo è periodo di susine e che nel giardino di mio padre c'è una superproduzione di questo frutto. Risultato: frigo e cucina invase e quindi in qualche modo andranno pur consumate e io approfitto per sperimentare nuove ricette.




INGREDIENTI

Farina 00 240 g (io ne ho aggiunto altri 60 g perchè l'impasto risultava troppo morbido)
Zucchero 200 g
Burro 140 g
Yogurt greco 125 g
1 uovo
buccia di limone
1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
25 g di lievito di birra (io ne ho usati 20 g)
60 ml di acqua a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
7-8 susine mature ma non troppo

PROCEDIMENTO
Sciogliere il lievito in acqua. Nella planetaria inserire la farina, 150 g di zucchero, lo yogurt, l'uovo, gli aromi e il sale. Impastare e versare il lievito sciolto in acqua. Impastare ancora fino ad ottenere un composto denso. A questo punto aggiungere il burro e impastare bene. Mettere il composto a lievitare per circa un'ora. Foderare una teglia rettangolare con carta forno e cospargere con lo zucchero e il burro rimasti (io ho aggiunto anche un po' di cannella). Tagliare ogni susina in 8 spicchi e ricoprire tutto il fondo della teglia. Versare l'impasto in modo da ricoprire tutte le susine. Lasciar lievitare ancora per un'altra ora coprendo bene la teglia.
Infornare in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti o finché l'impasto risulta ben dorato. Estrarre dal  forno, far raffreddare per 10-15 minuti e capovolgere la torta.




E' una via di mezzo tra una focaccia e una brioche e le susine ci stanno davvero bene. Morbidissima da provare ancora tiepida o il giorno dopo per la colazione, in questo caso però va conservata in frigo.
L'unico problema che ho avuto è stato con l'impasto troppo morbido che mi ha costretta ad usare più farina, questo può dipendere dalla consistenza dello yogurt. Non ho mai provato l'originale, dovrebbe essere un dolce tedesco, ma questa versione è buonissima!!!
E poi i colori sono davvero fantastici...molto estivi...


Muffin alla ricotta

Questi muffin li avevo preparati prima di partire per le vacanze, giusto il tempo di fare le foto e...spariti!!! Sono davvero semplicissimi da fare e soprattutto morbidissimi.


INGREDIENTI

Ricotta 375 g
Farina 150 g
Zucchero 150 g
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia

PROCEDIMENTO

Setacciare la ricotta,  montarla con lo zucchero e le uova. Aggiungere gli altri ingredienti (farina e lievito setacciati) e mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Riempire i pirottini per muffin (circa 3/4 dell'altezza ) e infornare in forno preriscaldato a 180°C per circa 25 minuti.
Lasciar raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo.



Praticamente ci vogliono 10 minuti per prepararli, ne vale davvero la pena!!!
In alcuni ho inserito anche un'amarena (barattolo da finire ritrovato durante una delle mie ricognizioni in cucina). Sicuramente saranno ottimi anche con delle gocce di cioccolato che, tra l'altro, non andranno a fondo sostenuto dalla ricotta, proprio come è accaduto alle amarene...


Pan brioche con lievito madre

Voglia di brioche morbida e profumata + lievito madre che chiede pietà in frigo = pan brioche!!!
L'impasto è sempre lo stesso che uso per le brioche, la ricetta è quella del Maestro Pepe che ho imparato al corso di pasticceria.



Durante il periodo scolastico con questa ricetta preparo le briochine piccole, da circa 40 g, le cuocio e le surgelo così all'occorrenza sono pronte per la merendina che Chiara porta a scuola.
Stavolta però ho pensato di fare 2 trecce grandi...anche perchè fa troppo caldo per passare il tempo in cucina a preparare tutte le palline!!! Quindi doppia dose di impasto, come faccio sempre, 2 teglie da plum cake foderate con carta forno e ho finito.



Soffice e profumatissimo...ora finisco di tagliarlo a fette e lo surgelo...altrimenti rischiamo di mangiarlo tutto entro stasera!!!

Torta rustica alle albicocche

Appena finita la prima fase degli esami di stato, quella delle prove scritte, ho qualche giorno di tempo prima di ritornare a scuola per gli orali....ovviamente non come studente ma come insegnante!!! E in questi giorni, nonostante il caldo e la poca voglia di accendere il forno, ho provato a fare questa torta che avevo visto in rete su questo sito molto carino e che mi ha subito incuriosita per gli ingredienti.
Sì perchè non è fatta con la solita farina ma con una farina tipo 1 macinata a pietra, con lo zucchero di canna e con le albicocche che sono uno dei miei frutti preferiti...soprattutto queste che vengono direttamente dal giardino di mio padre.




INGREDIENTI

  • 2 uova
  • 150g di zucchero di canna ( più 1 cucchiaio per la finitura)
  • 1 bacca di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
  • 80ml di olio di semi
  • 150g di yogurt magro naturale 
  • 10 albicocche (5 x l'impasto, 5 x la decorazione)
  • 250g di farina di tipo 1 macinata a pietra
  • 1 bustina di lievito per dolci


PROCEDIMENTO

Rivestire la tortiera con carta da forno. Lavare le albicocche e tagliarne una parte a dadini.  Nella planetaria o con le fruste elettriche montate le uova con lo zucchero, il pizzico di sale e i semi della vaniglia. Quando il composto sarà chiaro e spumoso aggiungere a filo l'olio di semi, quindi lo yogurt. Aggiungere la farina setacciata con il lievito. Aggiungere le albicocche tagliate a dadini. Versare l'impasto nello stampo. Decorare con le albicocche rimaste tagliate a fettine o a metà. Spolverare con un cucchiaio di zucchero di canna e infornare in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.





La cosa più buona di questa torta è un inconfondibile profumo di "pane", quell'odore che si sente passando davanti ad un forno quando è appena arrivato il pane caldo. Questo è dovuto ovviamente alla farina di tipo 1 che, insieme allo zucchero di canna, conferisce un gusto rustico ad una torta leggera e morbidissima.
Inoltre, essendo privo di latte e burro, è un dolce adatto a chi è intollerante al lattosio.


Sicuramente da rifare...troppo buona!!!
Il colore solare e il profumo invitante mi hanno fatto passare almeno un pochino la tristezza di questi giorni. E' così, quando preparo un dolce dimentico tutto il resto...basta proprio poco...

Chiffon cake al limone....decorata!!!

Quando mi chiedono una torta semplice, senza crema e panna, penso subito alla mia torta preferita...ovviamente la chiffon cake!!!
Questa è per l'anniversario di matrimonio dei genitori di Gigi che oggi festeggiano 43 anni!!!


La ricetta della Chiffon la trovate sul mio blog, a questo link...ormai non so più quante volte l'ho preparata ma, della pasticceria americana, è sicuramente la torta che preferisco.




Per accentuare il gusto di limone che ho grattugiato nell'impasto (si vede anche nella foto!!!), al posto della solita spolverata di zucchero a velo, ho preparato una ghiaccia usando zucchero a velo e succo di limone.




Colazione a letto: capresine e panini olio e basilico

Dopo aver vinto il Crazy Taste di Marzo con la ricetta delle barrette ai cereali, arancia e fave di cacao, questo mese ho avuto la possibilità di entrare nello staff di Cakes Lab e di testare una ricetta del libro di Aprile Colazione a letto di Andrea Golino. Libro molto carino organizzato in 24 menù per 2 tutti studiati per la colazione...meglio ancora se a letto!
All'inizio ero indecisa su quale ricetta testare ma poi ho visto questa, intitolata Semplicità Mediterranea e non ho saputo resistere: panini all'olio extravergine di oliva da servire con crema inglese e capresine....quindi un lievitato e un dolce tipico della mia regione, non potevo che testare questa ricetta!

Veniamo alle varie preparazioni....

CAPRESINE

INGREDIENTI

125 g di zucchero
125 g di burro morbido
125 g di mandorle
125 g di cioccolato fondente
60 g di tuorli
90 g di albumi

PROCEDIMENTO

Tritare grossolanamente le mandorle. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria o al microonde. Ammorbidire il burro in microonde per 30 secondi, montarlo e  aggiungerlo al cioccolato fuso. Montare i tuorli con 100 g di zucchero e incorporarli al composto di burro e cioccolato, mescolando delicatamente con una spatola. Incorporare poi la farina di mandorle. Montare gli albumi con i restanti 25 g di zucchero e "alleggerire" il composto principale, mescolando dal basso verso l'alto. Versare in stampini monoporzione e cuocere in forno a 180°C per 18 minuti.


PANINI ALL'OLIO

INGREDIENTI

250 g di farina manitoba
130 g di latte
3 g di lievito di birra fresco
50 g di zucchero
50 g di olio extravergine d'oliva
6 g di sale
1 cucchiaio di malto d'orzo
Tuorlo-latte per spennellare

PROCEDIMENTO

Sciogliere il lievito nel latte a temperatura ambiente. Impastare a mano o in planetaria la farina, lo zucchero, il latte e il malto. Unire l'olio e continuare ad impastare. Poi aggiungere il sale e un po' d'acqua se l'impasto dovesse risultare troppo duro. Lasciar lievitare per 5-6 ore. Formare dei panini tutti della stessa misura. Disporli su una teglia con carta forno. Spennellare con tuorlo e latte e far lievitare un'altra ora coperti da pellicola. Infornare a 200°C per 10 minuti e poi abbassare a 180° C per altri 5 minuti.



CREMA INGLESE ALL'OLIO

INGREDIENTI

50 g di olio extravergine Coratina di Bari
100 g di latte
100 g di panna
30 g di zucchero
40 g di tuorli freschi

PROCEDIMENTO

Portare a bollore latte e panna in un pentolino. Mischiare, senza montare, tuorli e zucchero. Aggiungere poco a poco panna e latte e rimettere sul fuoco. Cuocere come si suol dire "a nastro" fino a 84°C; la crema deve velare il cucchiaio. Incorporare l'olio e raffreddare rapidamente.
Per la decorazione friggere delle foglie di basilico, lavate ed asciugate e poggiarle su carta da cucina.



In conclusione posso dire che le capresine sono davvero ottime, leggermente rustiche per le mandorle tagliate grossolanamente ma morbide e umide proprio come deve essere il dolce della tradizione campana. 
Anche la crema inglese mi ha stupita, è venuta davvero bene. L'autore consiglia di tagliare la calotta dei panini e di inserire un po' di crema usando un sifone. Non avendo a disposizione questo strumento l'ho servita direttamente nelle ciotoline, ma anche così è deliziosa.
Invece i panini all'olio sono stati una vera delusione...l'impasto contiene probabilmente troppo olio e, nonostante, ho quasi raddoppiato i tempi di lievitazione, alla fine non sono cresciuti come mi aspettavo...sono rimasti piccoli e gommosi...peccato!




Facendo una media la colazione testata si merita questa faccina:




Grazie a tutte voi del Cakes Lab!!! E' stata una bellissima esperienza per me!!!

Brioche con uova sode....i piccilli!!!

Quando ero piccola il sabato prima di Pasqua veniva sempre a casa mia nonna, la mamma di mamma, e mi preparava due tipi di brioche: le treccine e quelle tonde con al centro l'uovo sodo. Se penso alla Pasqua penso a quel profumo, alla mia curiosità nell'osservarla mentre le preparava, alla meraviglia che mi faceva restare davanti al forno in attesa che lievitassero...
....senza le brioche per me non può essere Pasqua! Quindi, nonostante febbre, otite e raffreddore che ormai girano per casa da circa 3 settimane, mi sono messa all'opera e ho preparato l'impasto delle brioche con pasta madre e ho realizzato le brioche di Pasqua con l'uovo al centro. La nonna li chiamava "piccilli" ma non so se è un nome inventato da lei o fa parte della tradizione napoletana.


Nella sua versione le uova venivano messe crude e si cuocevano direttamente in forno, ma io ho preferito prima farle sode, per stare più tranquilla.



E questa è la mia colazione di domani mattina...à
Buona Pasqua a tutti e che sia davvero una Pasqua di serenità per la mia famiglia e per tutte le persone che mi circondano.


Fette biscottate con pasta madre

Nonostante siano passati diversi mesi da quando è arrivato a casa e, nonostante rimanga per lunghi periodi nel mio frigo, il mio lievito madre è ancora vivo!!! Lo uso sempre per preparare le brioche per i miei figli e ora anche le fette biscottate per la mia colazione.
Questa volta mi sono venute davvero bene, dorate e fragranti, perfettamente lievitate...ormai ho detto addio a quelle comprate!



INGREDIENTI

200 g di farina manitoba
270 g di farina 0
115 g di acqua
115 g di latte fresco intero
150 g di lievito madre (pronto dopo 3 rinfreschi e rinfrescato con farina manitoba)
75 g di zucchero
5 g di sale
7 g di malto d'orzo
28 g di olio extravergine di oliva


PROCEDIMENTO

Prendere il lievito madre dopo 3 ore dall'ultimo rinfresco, spezzettare e mettere in planetaria insieme alla farina, il malto, lo zucchero, l'acqua e il latte tiepido. Impastare con il gancio finché l'impasto prende corda. Aggiungere l'olio in due volte e il sale. Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio e mettere a lievitare coprendo la ciotola della planetaria con pellicola.
Io l'ho preparato di sera e l'ho lasciato in frigo per tutta la notte, al mattino l'ho tolto dal frigo e l'ho messo a lievitare.
Una volta lievitato, stendere l'impasto molto sottile (5 mm) creando un rettangolo. Arrotolare molto stretto rispetto al lato lungo in modo da formare un salame di pasta. Tagliarlo in due parti e mettere i due rotoli in stampi da plum cake imburrati. Coprire con pellicola e far lievitare per circa 4 ore, o comunque finchè l'impasto arriva al bordo dello stampo. Cuocere a 160°C per 40/50 minuti fino a completa doratura. Sfornare e lasciar raffreddare su gratella per un'intera notte.
Il giorno successivo tagliare a fette spesse meno di un centimetro e sistemare in teglie ricoperte di carta forno. Cuocere a 140°C per 30 minuti girandole a metà cottura.
Conservare ben chiuse in un sacchetto per alimenti.


Sembra difficile ma in realtà non lo è, basta prendere un pochino di dimestichezza con il lievito madre e il gioco è fatto.
Ovviamente si possono fare tantissime varianti, come ad esempio aggiungere orzo, farro o riso soffiato, basterà spargere i chicchi sul rettangolo di pasta prima di arrotolarlo.
Oppure scorzette di arancia o limone candito...o si può variegare l'impasto al cacao, orzo o caffè. In quest'ultimo caso si preleva un terzo dell'impasto, vi si aggiunge il caffè, l'orzo o il cacao sciolto in poca acqua e si impasta bene. Si fanno lievitare gli impasti separatamente e poi si stendono sottili e si sovrappongono prima di formare il rotolo.






Croissant leggeri senza uova di Leonardo di Carlo

La ricetta è di Leonardo di Carlo, tratta dal libro Tradizione in Evoluzione, dove ci sono tantissime varianti di croissant  dolci con pasta lievitata.
Buoni sono buoni...leggeri un pochino meno!!! Ma, d'altra parte, sempre. di croissant stiamo parlando!!! Lui li definisce leggeri perchè, a differenza di altre ricette, il burro viene usato solo per sfogliare e non è presente nell'impasto.


INGREDIENTI

500 g di farina W 300-350 (io ho usato 80% di farina manitoba e 20% di farina normale)
10 g di lievito di birra
70 g di zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
250 g di acqua
9 g di sale fino
250 g di burro per sfogliare

PROCEDIMENTO

Impastare tutti gli ingredienti in planetaria unendo i liquidi gradualmente e lavorare fino alla formazione della maglia glutinica. Far lievitare a 24-26°C per circa due ore, poi mettere in frigo per tutta la notte. Il giorno seguente laminare con il burro dando tre pieghe da tre. Mettere in frigo per 2 ore. Estrarre dal frigo, tirare allo spessore di 2,5-3 mm, tagliare dei triangoli e formare i croissant. Far lievitare a 27° C per circa due ore .
Cuocere a 180°C per circa 18 minuti, o comunque finchè non saranno ben dorati.


Sì, è vero, la ricetta è molto tecnica ma, alla fine, seguendo bene tutti i passaggi si ottiene un ottimo risultato anche per chi non è esperto in materia.


Con queste dosi ne vengono davvero tantissimi....ma si possono surgelare e utilizzare all'occorrenza, basta passarli in microonde per 15-20 secondi e il croissant è buono come appena sfornato.
Inoltre l'impasto senza uova permette anche a chi è intollerante di gustare un'ottima colazione alla francese.
Lo stesso impasto può essere utilizzato anche per preparare pane al cioccolato, girelle con gocce di cioccolato o uvetta e saccottini con la marmellata.


Plum cake al cardamomo e kumquat canditi...quasi un muffin

Questo mese ho visto che il libro scelto dallo staff di Cakes Lab Test&Taste è Cakes dolci e salati di Ilona Chovancova e mi ha molto incuriosita la ricetta da testare: Quai un muffin...
A parte gli ingredienti semplici e la possibilità di infinite varianti la cosa più carina, secondo me, è il procedimento: praticamente basta un unico recipiente dove mescolare tutti gli ingredienti e non c'è bisogno nemmeno delle fruste elettriche...un cucchiaio di legno e il plum cake è pronto per essere infornato!!!
La versione che ho scelto di realizzare è una variante della ricetta base alla quale ho aggiunto il cardamomo che conferisce un aroma inconfondibile e si sposa benissimo con la dolcezza ed il profumo dei kumquat o mandarini cinesi canditi (ovviamente fatti da me!)


INGREDIENTI

Per il plum cake

300 g di farina
2 uova
170 g di zucchero
100 ml di latte
100 g di yogurt bianco (meglio se non zuccherato)
100 ml di olio 
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
10-15 bacche di cardamomo (semi pestati nel mortaio)
150 g di kumquat canditi (vedi dopo)

PROCEDIMENTO

In una ciotola mescolate olio, uova, latte e yogurt. Man mano aggiungete gli ingredienti secchi: farina, lievito, zucchero e sale e cardamomo. Amalgamate bene il tutto, aggiungete i mandarini cinesi caramellati fatti precedentemente scolare del liquido in eccesso e leggermente infarinati. Infine versate l'impasto in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato. Cuocete nel forno caldo a 180° per circa 40 minuti. Controllate la cottura con uno stecchino e poi sfornate la torta...fatela raffreddare prima di toglierla dallo stampo.



Per quanto riguarda i mandarini cinesi diciamo che io li ho scoperti solo da qualche anno ma, sinceramente, non sono mai riuscita a mangiarli. Poi a Natale me ne hanno regalati tantissimi e per non buttarli ho provato a farli caramellati e sono rimasta davvero stupita del risultato: sono molto aromatici e profumati e, nonostante la dolcezza conferita dalla canditura, conservano una nota acidula davvero particolare che si sposa bene con molti tipi di dolci.
Per candire i mandarini cinesi si procede in questo modo: lavare 500 g di kumquat e bucarli con uno stuzzicadenti. Metterli in acqua fredda e portarli ad ebollizione, scolare l'acqua e ripetere 3 volte questa operazione. A questo punto preparare uno sciroppo con 500 g di acqua e 500 g di zucchero, far bollire per circa 10 minuti. Far intiepidire e aggiungere i kumquat. Portare ad ebollizione e cuocere finchè l'acqua risulta quasi del tutto evaporata e lo sciroppo si è addensato. Versare in barattoli sterilizzati e chiudere immediatamente.


Una ricetta semplice per un risultato davvero ottimo...è il tipico dolce adatto per la merenda o per la colazione da preparare quando il tempo è poco ma non si vuole rinunciare ad una dolce coccola. Buonissimo anche inzuppato nel cappuccino!!!



Con questa ricetta partecipo al Contest " Crazy Taste" del Cakes Lab Test & Taste


Chiffon cake...perfetta!!!

E'vero, questa torta l'ho preparata almeno un centinaio di volte e molti sono i post sul mio blog al riguardo. E allora perché di nuovo??? I motivi sono vari...
Prima di tutto perché proprio averla fatta tante volte mi ha permesso di capire vari trucchetti per far sì che la ricetta sia infallibile ed ho pensato di metterli in questo post.
Poi perché è un po' la torta dei miei bimbi, loro la chiamano Vulcano di Zucchero!!! Praticamente ogni volta che chiedo quale dolce devo preparare magari per una festa a scuola o per la merendina con gli amichetti non ci sono dubbi, la risposta è sempre la stessa: Vulcano di Zucchero!!!
L'ultimo motivo per cui ho deciso di pubblicare un altro post con questo dolce è perché da questa settimana il mio blog ha anche una pagina facebook: Zuccherofondente ed è il mio piccolo ringraziamento per tutti quelli che hanno lasciato un "Mi piace".
Ma veniamo alla ricetta....e, prima di tutto, alla foto...


INGREDIENTI

6 uova extra-large (o 7 normali)
300 g di farina 00
300 g di zucchero semolato
8 g di cremor tartaro
16 g di lievito per dolci
un pizzico di sale
125 g di olio di mais
160 g di acqua
la buccia grattugiata fine di due limoni

PROCEDIMENTO

Inserire in planetaria gli albumi e iniziare a montare con la frusta, appena iniziano a fare la schiuma versare 100 g di zucchero mescolato con il cremor tartaro e continuare a montare alla massima velocità finché saranno ben fermi. Mettere da parte e procedere con i tuorli.
Inserire i tuorli in planetaria con i restanti 200 g di zucchero e montarli finché diventano chiari e spumosi. Aggiungere di seguito il sale, la buccia di limone, l'olio e l'acqua, sempre con la frusta in movimento ma riducendo la velocità ad ogni aggiunta.
A questo punto incorporare la farina e il lievito precedentemente setacciati al composto di tuorli, infine incorporare gli albumi in 3 dosi mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non far smontare il composto.
Versare nell'apposito stampo di alluminio (vedi dopo) e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 55 minuti. Controllare che il dolce sia pronto facendo la prova con uno spiedino di legno.
Estrarre dal forno e mettere a raffreddare capovolto.
Quando è completamente freddo staccare dai bordi aiutandosi con un coltellino e  sformare.


E fin qui la ricetta....ecco invece i trucchetti di cui parlavo prima:

Per le uova io uso sempre le extra-large ed in più aggiungo 2-3 albumi che magari mi sono avanzati da qualche preparazione precedente.

E' indispensabile montare gli albumi con il cremor tartaro che serve per stabilizzare la massa, si trova facilmente in farmacia o erboristeria.

Bisogna utilizzare l'apposito stampo in alluminio, che si può acquistare nei negozi specializzati oppure on line, perchè è dotato di 3 piedini che permettono di capovolgere il dolce e tenerlo staccato dal piano mentre si raffredda, come si vede dalla foto...


Come ultimo consiglio è fondamentale che lo stampo sia ben pulito e senza alcuna traccia di grasso, altrimenti quando si capovolge il dolce scivola giù...questo non compromette il risultato dal punto di vista del gusto (mi è capitato varie volte!!!) ma la chiffon cake si ammassa e non risulta più bella alta come dovrebbe. Allora per stare sicura, oltre a lavare il recipiente con acqua bollente, ho versato del succo di limone (ma va bene anche un pochino di aceto) e poi ho asciugato perfettamente con carta assorbente.

Ah....mi raccomando, lo stampo non va né imburrato e né infarinato...altrimenti è tutto inutile!!!


E penso che con questo ho spiegato tutto quello che con l'esperienza ho imparato per fare questo dolce. Ovviamente ci sono tante varianti, a volte ad esempio sostituisco il limone con l'arancia oppure metto semplicemente della vaniglia naturale. Oppure lo preparo al cacao sostituendo 50 g di farina con altrettanto cacao amaro.

Frollini alla panna

Per il dolce di capodanno mi serviva della panna fresca e, non trovando la confezione piccola, ho dovuto prendere quella da 500 ml che è rimasta in frigo, anche perché di fare altri dolci a base di creme e panna dopo tutto quello che abbiamo mangiato in questi giorni non era proprio il caso!!!
Così per non doverla buttare ho cercato una ricetta di biscotti e ho trovato questa di Misya....




INGREDIENTI

50 gr di burro
120 gr di zucchero
1 uovo
100 gr di panna per dolci
300 gr di farina
50 gr di fecola di patate
1 bustina di vanillina
1 cucchiaino di lievito per dolci

PROCEDIMENTO

Montare il burro con lo zucchero fino a renderlo spumoso.
Aggiungere l’uovo e mescolare continuando a lavorare con una forchetta fino a che non sarà incorporato all’impasto. Aggiungere la panna a filo continuando a mescolare. Aggiungere ora la farina, la fecola, il lievito, la vanillina e un pizzico di sale. Impastare fino ad ottenere un panetto morbido ed omogeneo. Avvolgere la pasta frolla alla panna nella pellicola e mettere in frigo per mezz’ora.
Riprendere ora le la frolla e stenderla con il mattarello su un piano infarinato ottenendo una sfoglia con uno spessore di 4/5mm.Tagliare dei cerchi con una tagliabiscotti e fare un buco al centro con un taglia biscotti più piccolo. Diporre i biscotti alla panna su una teglia rivestita di carta da forno e cospargerli con un pò di zucchero semolato. Cuocere i biscotti in forno preriscaldato a 180° per circa 10-15 minuti.



Io ho preparato una dose doppia, sempre per consumare la panna fresca, ed ora ho una quantità di biscotti esagerata!!! Però sono buonissimi, soprattutto inzuppati nel cappuccino!

 

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